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Il Viaggio Di Un Attimo

by Rosso Imperfetto

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1.
Treni che vedo scorrere E altri che faranno scalo qui Viene gente che va Resto io...rimango in ascolto Vite che si raccontano Storie che passano da qui Inganno il tempo così Raccolgo i fili delle loro trame Frasi che si rincorrono Le parole...un suono che diffonde Il tempo ingannerò Resto qui...nel centro del mosaico Cadendo per incanto Al centro del mosaico
2.
Poi d’un tratto un rifolo...come a introdurre il vento Nient’affatto insolito nella stagione lunga Sbuca lei dall’angolo e si muove dentro Una folla d’anime, tutte van di fretta Indistinti occhi che si guardano senza veder Lei si ferma immobile...per un’idea vacilla solo un po’ Accanto al treno che poi non prenderà Ieri né mai, mai...la vince sempre l’abitudine Entra al bar, al Bar del Ferrovier Ad aspettare un principe azzurro che la porti via Da qui dove si chiacchiera del tempo che farà Qui che tutti sanno del mestiere che fa...alla sua età Sorride congedandosi con chi le paga il conto Dando pure a intendere se verrà il suo turno Un ritaglio in prestito dal corriere annunci Che piega arrotolandolo e svelta mette in borsa E non può notare che un ceffo scuro d’abito La pedina già da un po’...anche quando poi s’inoltrerà Nella notte che è lì ad attenderla Ad aspettar che lei prenda il suo posto sul viale in città Ma tradirà, questa notte tradirà Ha solo in testa ormai quell’indirizzo Che cambierà la vita sua, mai veramente sua, offerta qua e là Così all’ora esatta la trovi nel portico...dove tutto cambierà Ma quella voce ruvida Un brivido forte alle sue spalle Tagliente lama che non ha pietà... ...Si alza il vento...
3.
Qui...niente è quello che rimane Più locomotive lasceranno sibili remoti d’immaginari treni... Ora son solo, io col mio passo E il vento un poco addosso porta qua su dal nero di rotaie al marmo di panchine Carte bianche sporche con qualche segno illeggibile Che in volo nella mano si posano A volte sono piccoli presagi Che aprono scenari attorno a luoghi d’oltremare pieni di colore Distrattamente così senza volere... Ecco Londra nell’ora di punta Nel cuore della città, tra le vetrine Giovane sirena tacchi a spillo Un taxi dietro di lei ora la segue ...nebbia scenderà? Nel mentre qui, dove tutto dorme Al binario un po’ più in là qualcosa luccica E’ un bracciale che tra le pagine si perde Le sfoglia rapide con tanta avidità Senza esitar corro dalla sua parte Ora finalmente che ho con chi condividere Seduta là ci sembra messa ad arte Una fanciulla che sta sola come me ...Ma un tintinnio ti sorprende Un treno in corsa sfreccia in mezzo e se ne va Scompare pure quell’immagine Dov’è finita? e chissà cosa leggerà?... Mi sento preso per il naso Guardo il posto vuoto senza più lei...giovane lettrice svanita in un istante Come tutto il resto, nel cono d’ombra di un treno in transito Sfugge il senso...se anche provo non capirei Vorrei capire la forma del disegno Nello spazio-tempo di un giorno fuori dal reale come dal presente Distrattamente così cade la neve... Ora lo scenario è più intrigante Nel gran silenzio che c’è copre le cose Pare l’atmosfera di un romanzo Se il tempo si fermerà senza rumore ...sopra un’isola? Pertanto io torno al mio vagare Alla spinta che mi dà la curiosità Viaggiatore che per forza o per coraggio Su ogni strada va per conoscere La ferrovia avvolge tutto il mondo Sai quanta vita c’è...ognuna è storia a sé Attraverserai il mistero e la speranza Dopo nere gallerie ci son verdi praterie
4.
“‘Sono certo che mi capirai... Quando questa mia ti apparirà Su quel giaciglio accanto a te Compagno d’ore d’aria e prigionia...perdonami Stanotte al buio me ne andrò Il secondino è complice Anche per me so che pregherai Un battello al faro mi attende giù...lascio l’isola Sempre che il buondio lo vorrà Col cuore in gola salperò Me n’è rimasto ancora un po’ Tu solo sai cosa non farei La sua lontananza è insopportabile...e forse morirò Ma il mio cuore l’ho dato a lei’... Oooh che bel vento La fortezza è già un miglio dietro me Luna che dorme... La fortuna è dalla parte mia ...‘Se la traversata riuscirà Sul continente seguirò Il tratto della ferrovia Un convoglio merci mi nasconderà...per un po’ Con le prime luci troverei Quella miniera crocevia Dove lo scambio s’effettuerà Una nuova vita, un’altra identità...da cui ripartirò Per provar la mia innocenza anche a lei Se andasse storto amico mio E avrai notizie tragiche Dalle per me questa lettera’ La parola FINE e poi...la firma con il sangue fresco che Mi lasciava qualcosa di lui” Oooh che bel vento Mi accarezza e sospinge la mia prua In mare aperto Emozione tra paura e libertà Seguo una stella Mi dà forza...che solo non avrei All’orizzonte Mare e terra si ricongiungono... Quando e se potrò dirti la verità tu penserai a un imbroglio...non lo è affatto se solo sai quanto ho pianto da quel giorno tempo fa...dieci anni... senza te io mai avrei potuto dare ancora un senso e sopportarmi l’aldilà...dov’ero solo ieri Guardami come allora sull’altalena io e te, ti ricordi?...quante promesse tra noi due occhi grandi, senza scuola e un treno per...nel futuro... ti prego ancora credi in me altrimenti morirei due volte se tu non mi riabbraccerai...più nessun domani
5.
Il sol levante Va su silente Sullo stagno è il dì ormai Si ode come piano muove le foglie La ninfea lascia cadere due gocce Nello specchio del lago incantato Sogno...oppure è realtà? Mai lo saprò, mi sento vivo Lei color lillà e la fantasia...che va Va, va ben più oltre Lei come me Ricoperti di rugiada Poi il sole ponente Va giù assordante Il suono giunge da lì fin qua Sogno troncato a metà Ma non mi sveglierò...no, non voglio Lasciatemi qui...intravedo quel che sarà No...no, non mi desto Proprio adesso che Scorre inchiostro nelle mie vene Una farfalla bianca che spensierata va aaaa-aaaah sopra la ninfea color lillà indugiando prima o poi vi si poserà aaaa-aaaah ma tutt’a un tratto mette un colpo d’ali che ecco m’è scomparsa di già... ...mentre lo stagno lentamente riverbera aaaa-aaaah piccole onde concentriche e la farfalla candida che volteggia e va aaaa-aaaah leggera brezza... poi la porta sbatte forte che sobbalzo dalla mia scrivania?! Il fiore che nasce Sul fior dell’acqua E’ un ricordo così sfuocato ormai Sembra un secolo fa...mai più tornerà Sei di carta Una cartolina per... Proveniente da chissà No, nient’altro che carta Un segnalibro che Tra le pagine si dimentica
6.
”Gli scherzi che il destino fa...o è solo casualità? Non lo escluderei mai Ma direi senza dubbio alcuno Che quel tizio lì non mi è nuovo E quella è la valigia proprio che... Di certo sì!...no, forse no... Strano...” pensò lei fra sé e sé al Bar del Ferrovier col giornale Quel giorno lì con grandi titoli si alternavano due notizie ‘Mistero su Scomparsa di una Donna che fa la Vita’ l’altra era per la ‘Fuga di un feroce Criminale’ E fu così che il dubbio Diede il la al sospetto Le cose qui si misero per lui peggio che mai povero diavolo Ben presto con le spalle al muro per quei mille sguardi Uooh oh oh ooh...costretto...in sala d’attesa? senza difese...e fuori una folla impazzita... Uooh oh oh ooh...la voce rimbalza...veloce? è un passaparola?...il mostro può essere lui... Tanto spavento e poco più... Potrà mai funzionare? Mi accorgo da me che una storia così Va su un binario corto ‘C’era una volta...’ è la frase per Ricominciar da capo Forse dovrei Ma temo che qualcosa qua accadrà
7.
Sul Tramonto 11:51
‘Suonare il violino, poi rido piangendo...perché no?, se mi va... Mio creatore, le tue grandi vedute...guarda giù sono qua Quel paracadute per metterti in salvo...quanti fori che ha... Le tue trovate non sono infinite...e ora tu di me che ne fai?’ Cos’altro c’è? cos’altro vuoi? già io ne ho abbastanza Non darmi altri guai Io vorrei come te tutto avesse un senso Che tutto sia...ideale armonia Se credi sia facile vincere il tormento Sbaglieresti sai Non aiutano già quelle regole d’oro... Per togliermi dall’immobilità... Puoi leggere...se puoi veder Ben altra cosa è capir Puoi scrivere se sai guardar Serve però il buon sentir Il ruolo tuo è il posto mio col gioco delle parti Lo diresti mai? Non avrò forse più mosse alternative In questa mia, mia dolce agonia Servisse un po’ ricorrerei di nuovo all’assenzio... Solo altri guai In caduta libera ho perso le istruzioni... Il manuale che vorrebbe così... Sai leggere se sai veder Con grande sete d’imparar Sai scrivere se sai pensar Non fingere di non capir... Tuoni e fulmini, scure nuvole...si gonfia l’aria Tira il vento...a forti raffiche tormenta l’anima Pioggia e vento, piove dentro me...tempesta arriverà La tempesta...dei miei dubbi che la mente affollano
8.
Chi si mette in viaggio... Dove porta non lo sa E si guarda attorno Sul biglietto annoterà C’è chi chiede il tanto La mano aperta tenderà C’è chi fa il distratto Nessun cuore scalderà C’è anche un giramondo Di aiuto forse lui sarà E il treno che era fermo Si annuncia già ripartirà... Oltre i confini spazierò Ora non servono parole E il velo delle cose fenderò Per sentirle respirare Nuovo sentimento metterò... Luci ed ombre su pagine bianche E il verso nelle cose troverò... Luci ed ombre su pagine bianche ...Aria di alisei... C’è chi crede che...che tu sia un vecchio saggio che siede tra gli dei Allora rivelati e con il tuo manto d’argento scendi giù Oooh Padre dei Racconti svelami quel segreto che sai tu Non nasconderti, dove sei?...prendi la mia mano e salvami Accompagnami dove sai...a quella tua sorgente inesauribile Così le ‘mille e una notte’ senza fine...avranno un’avventura in più E dimmi...la mia storia come continuerà? Dammi un’idea di dove ci porterà E dimmi...questa storia esisteva già? Dammi un’idea di quali fortune avrà
9.
Imprevisto temporale...un riparo in libreria Un lettore tra i clienti, con un diavolo per capello, deve dir la sua ...agitandosi “Che razza d’autore!, dov’è l’editore?...qualcuno mi sentirà Sono esausto, adesso basta...il mio libro si interrompe sempre a metà! No, non voglio altre scuse ma il finale del romanzo Se nessuno mi accontenta butto all’aria tutti i libri...giuro lo farò!” ...che cosa accadrà? Ed ecco l’incantesimo...c’è un barbabianca sul sofà “Ma tu chi sei che osservi me??” Ha uno sguardo docile dentro ad un volto senza età “Non c’eri qui un istante fa?!” Anziché rispondere pone un bel quesito...messo là “Son certo che non può conoscermi!!” ‘Vai cercando il libro tu?...o lui è in cerca di te?’ “Ci mancava anche quello...grande intrigo questo libro Non bastasse tutto il resto, pure il vecchio saggio uscito da dove non si sa... E’ stato un abbaglio, un viso riflesso...ho le traveggole? E’ tornato via nel nulla e nemmeno più ricordo perché mi trovo qua...” Fuori, fuori dall’incubo...dove tutto è fantastico Riecco l’incantesimo...il barbabianca è ancora là “Gli spiriti di questa libreria?!” Seduto sui volumi sta...come fosse lì da un’eternità “Possibile che lo veda solo io??“ Ha un accento nobile e domanda con semplicità “Non riuscirai a confondermi!!“ ‘Vuoi davvero il libro tu?...o sei in cerca di lei?‘
10.
Via gli scambi, i binari...tutta la ferrovia Niente più viaggiatori, non c’è biglietteria Tolgo via le stazioni...non ci servono più Svita tu quei bulloni che io poi getterò con questi miei fogli Così finalmente sarai libero di correre incontro a lei Via i minuti, l’orologio, via le pubblicità Niente gente per strada...via le auto, via i tram Via le piazze, poi le chiese...e le intere città Metto giù tetti e case e un deserto sarà Tolgo via laghi e fiumi e tutto tace perché Anche il vento non bisbiglia se montagna non c’è I tuoi passi sulla terra ora nuda come non mai L’arcobaleno ti dirà il sentiero dov’è E così scoprirai...sulla curva del globo ci sei solo tu Con lei che viene incontro a te senza più maschere Il desiderio esaudirò...sai Tu sei lo specchio di me stesso E il buon vento di sicuro arriverà...stai In silenzio, in ascolto Per un momento... Ecco qua...capitolo primo, poi secondo, terzo... arriva il quarto e dopo il quinto salto al settimo ritorno al sesto, poi l’ottavo e il nono...siì già pronto il decimo...fino a cento, mille!! Semplice com’è l’arcobaleno Come tessere perfette di un mosaico Semplice armonia l’arcobaleno Dopo scure nuvole il sereno Splende anche per me l’arcobaleno ...Resterà un segreto tra noi... Mi ritrovo qua, dove...non saprei dirlo Ho con me una penna e una valigia Ci sarà, anzi ne sono certo Ci sarà...dev’esserci un motivo Pare che si alzi un rifolo di vento Un treno che forse sta arrivando Perché no, io quasi...ma sì ci salgo Viaggerei...oooh sarebbe bello la-lay la-lay la-laay la-lay la-lay la-laay la-lay la-lay la-laay la-lay la-lay la-laay Guardo se mi trovo un biglietto in tasca E salto su, ora prendo e parto Proprio qui comincia un lungo viaggio Io vedrò ogni angolo di mondo...

about

"Il viaggio di un attimo" is an original project consisting of two parts of approximately 45 minutes each. The lyrics are in italian and the music shows prog-rock influences. It has essentially the structure of concept-album, in which the plot focuses on inspiration and its discontinuous activity during creative process. Dealing with that kind of subject, the group Rosso Imperfetto has composed a work characterized by descriptive images and instrumental arrangements of remarkable stylistic effect.

credits

released July 1, 2016

The Rosso Imperfetto are: 
Adriano Capponi, Filippo Cardelli, Pietro Cerri, Eleonora Coli, 
Massimiliano Fraternale, Stefano Giannei, Massimo Mainardi, 
Stafano Nunziata, Gianluca Prioli.

Produced and Arranged by: The Rosso Imperfetto.
Text: Stefano Giannei.
Music: Massimo Mainardi.
Art: Gianluca Prioli.
mixed and mastered by : Fabio “Alkemy“ Pagnini and Filippo Cardelli. 
*Battery: Recorded and Mixed by Daniele Marzi.

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